martedì 12 dicembre 2017

The last girl, Joe Hart

The last girl
Review by Wuthering Heights





Le distopie hanno sempre esercitato un notevole fascino su di me; mi piace immergermi in quelle atmosfere oscure, perché è come dare uno sguardo ad un futuro probabile. E spaventoso.

Per chi non avesse familiarità con il termine: per distopia si intende il contrario di utopia; il racconto verte attorno una società sgradevole e spaventosa. L'ambientazione è futura.
Il libro distopico per eccellenza è 1984 di George Orwell, un classico del genere ma anche un classico della letteratura contemporanea. Ma gli scrittori che si sono cimentati con questo genere sono tantissimi; tutti quanti, di certo, abbiamo visto la serie televisiva The Handmaid's Tale, tratta dal famoso libro di Margaret Atwood. Ed è solo uno tra i centinaia di esempi che potrei fare! Libri, film, serie tv e fumetti. Ho notato che la fruizione del genere distopico - post apocalittico è generosissima. 

L'ultima lettura del mese di novembre è stata una nuova uscita ( La Corte editore ) dell'autore americano Joe Hart. Sto parlando di The last girl, primo volume di una trilogia acclamata in America.

In un futuro non troppo lontano da noi, la società americana è stata sconvolta da un fenomeno senza precedenti. 

Iniziano a nascere pochissime bambine, e poi non ne nasce più nessuna. 

A questi eventi segue una guerra civile; la disgregazione del governo americano come lo si aveva fino ad allora conosciuto; la nascita della NOA, una organizzazione che ufficialmente si propone di risolvere il problema di questa "carenza". 

La protagonista della storia è Zoey; solo Zoey, perché alle donne non è dato avere un cognome.
La NOA l'ha prelevata dalla sua famiglia quando era piccolissima, e l'ha portata presso il centro dove tuttora vive.
Con lei altre giovani donne, tutte in attesa di compiere ventuno anni. Allo scoccare di quell'età, le ragazze verranno portate in un altro luogo e saranno libere di ricongiungersi ai loro cari. O almeno così viene loro detto da sempre.

Ma Zoey ha dei dubbi.

Se avete letto alcuni libri distopici destinati ad un pubblico adolescente, saprete bene quanto abbondino di luoghi comuni ormai diventati leggendari.
Spesso troviamo storie d'amore scontate, situazioni poco realistiche, una prosa banale. 
Non preoccupatevi, non è questo il caso!
The last girl ha una protagonista molto coraggiosa, e ho trovato la prosa di Joe Hart scorrevole. 
Il libro non è trash, e se una storia d'amore c'è è ai margini della storia. Molto ai margini.

L'autore si è definito un amante di Stephen King, prima di questa trilogia ha scritto romanzi d'azione. Si nota che è abituato a raccontare di avventura, anche di sangue.

Non mancano infatti momenti abbastanza crudi; nel mondo  di The last girl esistono delle organizzazioni che, addirittura, rapiscono le poche donne rimaste in giro per venderle e costringerle alla prostituzione. 
Il pericolo è reale, nella storia, e viene evidenziato da scene che costano parecchio sangue a Zoey. 

Se siete amanti del genere distopico, ma avete già letto i classici, vi consiglio di dare un’occhiata a questa nuova uscita. 


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