domenica 12 marzo 2017

La saga dei Cazalet: siete tutti invitati al banchetto di famiglia!


Gli anni della leggerezza.
Siete tutti invitati al banchetto di famiglia.


Oggi vi parlo della mia ultima lettura, Gli anni della leggerezza, primo volume della saga scritta dall’autrice inglese Elizabeth Jane Howard, pubblicata in Italia dalla casa editrice Fazi

↪Segni particolari: saga familiare, romanzo storico, personaggi scoppiettanti e bella scrittura. 

Si legge per conoscere, perché si è curiosi della novità, per stare al passo coi tempi, e spesso si dimentica quello che innanzitutto dovrebbe significare un buon libro per noi. Il piacere della lettura! Con questa breve introduzione sono già a metà nel raccontarvi come mai ho adorato tanto avere tra le mani Gli anni della leggerezza. 
I Cazalet sono una ricca e numerosa famiglia inglese; la scena si apre nel 1937, le vacanze estive e la dimora in campagna attendono di vederli tutti riuniti. Le prime pagine del volume mostrano un albero genealogico, i nomi delle famiglie e dei loro domestici e poi — ecco iniziare una narrazione vasta, spumeggiante, che mi ha rapita dalla prima pagina. 

Questo libro ha agito su di me come avrebbe fatto una meravigliosa vacanza in riva al mare. Ha avuto il potere di rilassarmi, mi ha avvolta come una morbida coperta e mi ha tenuta stretta. La scrittura della Howard, scorrevole e mai pesante, ma non per questo sterile, mi ha ricordato Nancy Mitford ( L’amore in un clima freddo è una perla, dategli una chance! ) e le atmosfere dell’Inghilterra chic degli anni 20/30. Sebbene il libro della Mitford sia dotato di una ironia pungente, che lascia l’amaro in bocca specialmente sul finale, questo della Howard non ne è completamente sguarnito. 
Diciamo che viene fatto un perfetto ritratto di quello che potremmo chiamare “l’essere inglesi” e già per questo sarebbe interessante affrontare la lettura. Sarà che prediligo la letteratura inglese dagli anni dell’adolescenza, che amo alla follia le vecchie case di campagna e i personaggi di stampo vittoriano, ma non posso che consigliare a tutti di lasciarsi lusingare dal mondo variopinto dei Cazalet.

Wuthering Heights

Una delle peculiarità del romanzo è la varietà dei personaggi presenti al suo interno. La prerogativa della scrittura di Elizabeth Jane Howard è di offrire al lettore una visuale completa: non ci sono personaggi che vengono messi al buio e dimenticati, ma tutti quanti partecipano, chi più e chi meno, a questo lunghissimo banchetto. Si riesce benissimo a “sentire” la diversità dei personaggi — grazie ad una ottima caratterizzazione di questi! — e a voler bene a tutti loro. Ecco che incontriamo le piccole Polly, Clary e Louise, giovanissime ragazze, e i loro genitori, i loro nonni. Le bambinaie, perfino i domestici hanno una fisionomia di cui non ci si può dimenticare. E attorno a loro, la Londra della fine anni trenta, ormai lontana dal periodo vittoriano, eppure così imbevuta di quell’etichetta vecchio stampo che rappresenta una strada ben delineata da percorrere, la campagna del Sussex, i rituali che sono vera e propria anima di una famiglia, e sicuramente, dell’intera società. Il garbo con cui veniamo accolti nella rosa di infinite relazioni e problematiche che solo una famiglia può dare, non esclude mai i dolori sinceri. 

Vengono affrontati temi delicati, anche scabrosi, che a quell’epoca erano dei veri e propri tabù. Il sesso, ad esempio, era uno dei tabù della società inglese di quegli anni che sembrava denunciare “Siamo inglesi, quindi non abbiamo bisogno di fare sesso” e che vedeva sopratutto le donne rinunciarvi volontariamente. Le molestie, le paure, le varie rinunce, il lesbismo (non approfondisco volontariamente per non fare spoiler) colpiscono moltissimo, mentre si legge, perché magari non ci si aspetterebbe di trovare queste tematiche in un libro scritto in modo tanto brioso. E perché mai? La vita, dopotutto, può mostrare di avere un volto e poi rivelarne un altro. Ecco dove sta l’eccezionale talento della Howard, a parer mio, nel mostrare gioie e dolori con una acutezza e sensibilità davvero rari.
Wuthering Heights




Elizabeth Jane Howard, prolifica scrittrice inglese, 
fu protagonista della vita mondana londinese degli anni 50




Quindi, tirando le somme, perché dovreste leggere il volume di cui vi ho parlato? All’interno troverete una scrittura piacevole, a volte calda e confortante come un tè, altre volte più profonda e che vi farà riflettere volenti oppure no. Verrete attirati all’interno di un vortice da cui non saprete scappare e instaurerete un legame, pagina dopo pagina, con questi personaggi così ben strutturati che sapranno diventarvi amici. Un libro — mondo, un tuffo all’interno non solo della cultura inglese, ma di quella che era la sua mentalità, e una critica ad alcuni aspetti di questa cultura e di questa mentalità che non potrà sfuggire ad una lettura attenta. 



Grazie mille per aver letto la mia recensione. 
Vi auguro buona domenica e, se vi va,
potete scrivermi per chiacchierare o commentare.
Sul blog trovate tutti i miei social!
Giada o, se preferite, Wuthering Heights.



2 commenti:

  1. Ciao! Bellissima recensione, sia questa che la successiva "Il tempo dell'attesa".
    Già qualche settimana fa, in libreria, la copertina mi aveva attirata verso lo scaffale, e ora la tua recensione mi ha proprio convinta.
    La prossima volta che andrò in libreria i Cazalet saranno miei.❤️

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    1. Ciao, Alessandra :) Ti ringrazio per aver letto le mie recensioni. Segui il tuo istinto e compra questa saga, sarà non solo una bella lettura ma anche un conforto! Per me Elizabeth Jane Howard è diventata una certezza. 💙

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